- La tecnica di stoccaggio in cui l’ossigeno e l’aria atmosferica vengono sostituiti con gas inerte si definisce “conservazione in atmosfera controllata o modificata” di cui la ns azienda si avvale.
- L’imbottigliamento professionale dell’olio di oliva avviene attraverso macchine appositamente realizzate in grado di garantire il minor impatto ossidativo al prodotto durante tutte le fasi.
- La conservazione dell’olio extravergine di oliva al buio e in recipienti che garantiscano la protezione dalla luce (sia naturale che artificiale) è necessaria perché la luce accelera i processi ossidativi che causano a cascata alterazioni e modifiche al sapore.
I recipienti che offrono contemporaneamente queste caratteristiche sono quelli costruiti in acciaio inox, che oltretutto offrono garanzia di igiene, di isolamento all’ambiente, prevengono l’assorbimento di odori anomali, e consentono facilità di pulizia superiore ad altri sistemi.
Aprire la bottiglia solo quando si desidera utilizzarla quest’abitudine impedisce il contatto diretto con l’ossigeno, evitando così l’irrancidamento.
- Come conservare L’olio Extravergine di Oliva in casa. L’olio è un alimento facilmente deperibile, ma in buone condizioni di conservazione può mantenere stabili, per diversi mesi, le proprie caratteristiche chimiche ed organolettiche.
Per la conservazione casalinga, si consiglia infatti di custodire il prodotto in contenitori di piccole dimensioni atti a garantire, durante l’anno, il minor impatto ossidativo possibile.
Tradizionalmente la bottiglia si presta per un utilizzo quotidiano purché sia di vetro scuro e dotata di chiusura ermetica con tappo anti rabbocco.
L’olio contenuto in bottiglie di vetro chiaro o tappate con tappi di sughero deve essere consumato in tempi brevi.
Sarebbe meglio evitare contenitori in plastica (PVC) perché alcune sostanze potrebbero essere assorbite dall’olio, mentre un contenitore in acciaio inossidabile non rilascia alcuna sostanza dannosa e garantisce l’impermeabilità alla luce diretta. In questo modo la luce e la temperatura possono essere controllate senza difficoltà.
I consumatori devono fronteggiare la presenza scomoda dell’aria conservando l’olio in contenitori ben chiusi, con chiusure adeguate tipo i “tappi a vite”, utilizzando i versatori con beccucci metallici o plastici.
- Scadenza dell’olio extravergine di oliva. Per loro fortuna gli oli extravergine di oliva, quando sono genuini, possiedono una serie di composti minori, tra cui tocoferoli e polifenoli, che oltre a determinarne un maggior valore nutrizionale, svolgono un’importantissima azione antiossidante in grado di salvaguardare nel tempo l’olio stesso.
Nonostante la protezione di questi antiossidanti naturali, un prolungato contatto dell’olio con l’aria ha come conseguenza il suo irrancidimento.
La normativa (D.Lgs, 109/92, art.10) prevede che il termine minimo di conservazione è determinato dal produttore o dal confezionatore ed è riportato in etichetta, sotto la sua diretta responsabilità, con la dicitura: “Da consumersi preferibilmente entro…”.
Quindi è chiaro che non esiste alcuna norma che stabilisca entro quale termine un olio debba essere consumato, ma è il confezionatore che si assume la responsabilità di indicare il periodo di tempo entro il quale, secondo lui, il prodotto manterrà inalterate le sue caratteristiche chimiche e organolettiche prescritte dalla normativa vigente a condizione che venga correttamente conservato.
Per scadenza dell’olio vale l’indicazione del termine minimo di conservazione (TMC) corrispondente al consumo “preferibilmente”.
L’olio extravergine d’oliva non scade, soprattutto non danneggia la salute, e dopo i due anni continua a essere commestibile.
Perde però le sue proprietà organolettiche il suo aroma iniziale, cambia colore e limpidezza; dal terzo anno in poi non è più consigliabile per il consumo alimentare.
Ovviamente tra olio filtrato e olio non filtrato la durata cambia. Il non filtrato, anche se conservato bene, dura di meno, mentre il filtrato dura almeno 18 mesi.
E’ opportuno e consigliato che la conservazione dell’olio extravergine di oliva e il suo consumo avvengano entro 12 e 18 mesi dalla data di confezionamento. Per la semplice ragione che gli agenti che portano al degrado sono fondamentalmente l’aria, la luce, la temperatura, l’umidità e l’ambiente.
Pertanto si può consumare l’olio, senza alcun rischio per la salute, anche dopo la data indicata che comunque non deve essere superiore ai 18 mesi dall’imbottigliamento.